Nvidia, il gigante dei chip, ha dominato il mercato dell’Intelligenza Artificiale (AI) per anni, incassando successi finanziari e tecnologici. Tuttavia, l’era dell’egemonia incontrastata potrebbe essere prossima al termine. Una coalizione composta da big tech come Intel, Qualcomm e Google si sta preparando a sfidare il quasi-monopolio di Nvidia, prendendo di mira il suo software vincente: CUDA.
CUDA, o Compute Unified Device Architecture, è il segreto di Nvidia, una tecnologia sviluppata in quasi 20 anni di lavoro che ha creato una barriera quasi invalicabile per i concorrenti. È una piattaforma di programmazione che sfrutta al meglio le capacità dei processori grafici (GPU) di Nvidia per una vasta gamma di applicazioni, dall’Intelligenza Artificiale al deep learning, dalla grafica 3D alla crittografia. Con oltre 4 milioni di sviluppatori in tutto il mondo che si affidano a CUDA, Nvidia ha goduto di un vantaggio competitivo che ha scoraggiato qualsiasi concorrente.
Tuttavia, la coalizione guidata da Qualcomm ha dichiarato guerra a questa egemonia. L’obiettivo è sviluppare una nuova suite open-source di strumenti in grado di alimentare qualsiasi tipo di chip acceleratore AI, non solo quelli di Nvidia. Questo sforzo è coordinato dalla UXL Foundation, un consorzio che mira a creare un ecosistema aperto e indipendente dalle logiche proprietarie di Nvidia. La collaborazione coinvolge un’ampia gamma di attori del settore, con il piano di reclutare anche giganti del cloud come Amazon e Microsoft Azure, oltre ad altri produttori di chip.
Questa iniziativa è parte di uno sforzo più ampio per scardinare il dominio di Nvidia nel settore dell’AI. Secondo i dati della società di ricerca PitchBook, nel solo 2023 sono stati investiti oltre 2 miliardi di dollari in 93 diverse iniziative con questo obiettivo. L’interesse nel settore rimane elevato, alimentato da considerevoli investimenti di aziende e venture capitalist desiderosi di sfruttare le potenzialità dell’AI.
Mentre la guerra per il dominio nel settore dell’AI infuria, sul fronte dei chip si sta assistendo a una crescente tensione tra Occidente e Cina. Quest’ultima ha intensificato gli sforzi per eliminare i fornitori tecnologici occidentali dai settori strategici, ordinando alle agenzie governative di abbandonare i microprocessori di Intel e AMD, così come il sistema operativo Windows di Microsoft, in favore di alternative domestiche. Questo movimento riflette le tensioni tra le due superpotenze, con gli Stati Uniti che hanno intrapreso azioni simili contro aziende cinesi come Huawei.
In conclusione, l’egemonia di Nvidia nel mercato dell’Intelligenza Artificiale è sotto assedio. Mentre la concorrenza si intensifica e le tensioni geopolitiche influenzano il settore dei chip, il futuro del dominio di Nvidia è tutt’altro che certo.
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