Giovedì 14 dicembre, Threads è finalmente sbarcato in Europa. Portando milioni di utenti ad iscriversi al social parallelo di Instagram.
Ve ne avevamo parlato qui e le indiscrezioni sono state confermate, anche in luce del fatto che il nuovo social targato Meta era già attivo da mesi nel resto del mondo.
Ed è proprio questa la definizione che molti utenti e l’opinione pubblica ha dato a Threads. Ed effettivamente è proprio così. La grafica è similare, con l’aggiunta della possibilità di poter postare anche note vocali, un incentivo che per certi versi potrebbe convincere molti a preferire il social di Zuckerberg rispetto a quello di Musk (X,ndr). Ed è proprio qui la chiave su cui gli analisti si concentreranno, X verrà progressivamente abbandonato o Threads non decollerà come ci si aspetta ed il vecchio Twitter resisterà all’assalto di Mark Zuckerberg? lo scopriremo soltanto nelle prossime settimane.
L’uso più indicato è proprio quello che si avvicina a quello che ne facciamo di X. Ovvero commentare eventi, programmi televisivi, avvenimenti e postare foto per attirare l’attenzione altrui. Seppur la policy di Meta è molto più restrittiva rispetto a quella di X relativamente alla tipologia di foto che è possibile pubblicare (ad esempio sui contenuti sessualmente espliciti dove X è estremamente meno stringente). Questo potrebbe quindi comportare approcci e attitudini differenti sui due social, ma comunque estremamente similari.
Nelle prime sette ore di giovedì 14 dicembre, Threads ha visto la registrazione di circa 10 milioni di utenti(fonte:corriere.it), prevalentemente provenienti da Instagram, il social “padre” a cui Threads è direttamente collegato. Questa è infatti una delle principali qualità del nuovo social network made by Meta. Infatti è possibile seguire e farsi seguire in automatico da tutti i nostri follower già presenti su Instagram, mantenere lo stesso nickname e la stessa biografia, ed il tutto con un semplice click, a prova di boomer insomma.
Il target al quale si rivolgerà è probabilmente lo stesso di X, quindi quello dei Millennials. Improbabile che la generazione Z si avvicini a questo social (esattamente come X), in quanto meno avvezzi ad un approccio virtuale prettamente testuale. Ma chissà, magari verremo smentiti in tal senso…
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